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Cos'è l'ipertrofia prostatica benigna

L'ipertrofia prostatica benigna (o IPB) è una patologia piuttosto comune che colpisce fino al 60% dei soggetti con età superiore ai 60 anni. Consiste nell'ingrossamento benigno della porzione centrale della prostata causando un restringimento della via urinaria con conseguenti disturbi minzionali.

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Come si manifesta

L'ipertrofia prostatica benigna può manifestarsi attraverso una serie di sintomi, non sempre uguali nei diversi pazienti e non sempre correlati al volume della ghiandola. Questi sintomi possono essere estremamente fastidiosi ed incidere pesantemente sulla qualità della vita.
L’ingrossamento della prostata restringe l’uretra con effetto ostruttivo sul flusso di urina e aumenta la difficoltà nello svuotare la vescica, comportando:

  • flusso di urina debole

  • frequente stimolo di dover urinare

  • interruzione del sonno per andare in bagno nel corso della notte

  • bruciore

  • sensazione di non riuscire a svuotare completamente la vescica

Alla comparsa di questi disturbi, è consigliabile rivolgersi allo specialista. L’IPB se non curata può essere causa di complicanze, come rischio di infezioni urinarie, febbri uro-settiche, formazione di calcoli, insufficienza renale.

Come si diagnostica

Pochi e semplici esami permettono di inquadrare il paziente con sintomi correlati all'ipertrofia prostatica benigna ed iniziare un eventuale terapia medica.

Oltre la valutazione dell'entità dei sintomi, momento fondamentale per la scelta terapeutica, altri esami possono essere effettuati per meglio inquadrare la patologia.

  • Esplorazione rettale

  • Ecografia renovescicale con valutazione del residuo postminzionale

  • Uroflussometria

  • Diario minzionale

L'esplorazione rettale da' una stima del volume della ghiandola e consente di identificare altre patologie connesse alla prostata come il tumore prostatico.

L'ecografia renovescicale con la valutazione del residuo di urina post minzione è possibile ottenere alcune informazioni affidabili su volume della ghiandola, ipertrofia compensatoria della parete vescicale, presenza di diverticoli o calcoli vescicali, stato di salute dei reni.

Altra medotica non invasiva è l'uroflussometria, esame che misura l'andamento del flusso di urina durante la minzione, dando informazioni sulla presenza e la la gravità dell'ostruzione determinata dalla prostata sull'uretra.

Col diario minzionale invece il paziente registra a domicilio per 3 giorni consecutivi quanti liquidi assume, quante volte va ad urinare, di giorno e di notte e se ha avuto episodi di urgenza minzionale o vera e propria perdita di urina. Questo esame è utile nei pazienti con soprattutto sintomi della fase di riempimento vescicale o quando si sospetta la presenza di una patologia neurologica

 

Scelte terapeutiche

Oggigiorno esistono svariate forme di terapia per l’ipertrofia prostatica benigna. Tali trattamenti spaziano dalla semplice osservazione attiva della malattia fino alla rimozione chirurgica della prostata ingrossata.

Le varie forme di trattamento per la prostata ingrossata sono qui riassunte:

Terapia medica

  • Semplice osservazione

  • Farmaci convenzionali (alfa litici, inibitori delle 5 alfa reduttasi)

  • Farmaci naturali (fitofarmaci)

Trattamenti chirurgici endoscopici

Trattamenti chirurgici open

  • Asportazione chirurgica dell’adenoma prostatico

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